Con il Decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2021, sono stati introdotti nuovi e urgenti sostegni alle attività maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19 e predisposti interventi per contrastare l’aumento del costo della bolletta energetica per le imprese.
Nello specifico sono stati istituiti:
– Il “Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio” con una dotazione di 200 milioni per l’anno 2022. Per poter beneficiare dei contributi a fondo perduto le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.
– Il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica, (intrattenimenti, discoteche, gestione di piscine a titolo di esempio), istituito con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021, è stato esteso al 2022 con uno stanziamento di 20 milioni da destinare ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
Per i settori del wedding, intrattenimento e affini sono stanziati 40 milioni, mentre è stato aumentato di 30 milioni il fondo dedicato alle discoteche e sale da ballo.
– Il credito d’imposta del 30% sul valore delle rimanenze finali di magazzino delle attività manifatturiere e del commercio del settore tessile, della moda e degli accessori è stato esteso anche alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria.
Per la misura sono stanziati circa 100 milioni.
Contro il caro energia è stato, inoltre, approvato un pacchetto di misure calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività.
L’abbattimento degli oneri riguarda oltre 1mln di aziende (artigiani e medie imprese soprattutto, non energivori) con contratti in bassa tensione e 100 mila in media tensione, sopra i 16,5 kW, e si concretizzerà in una riduzione, che si stima in media, di circa il 20% del costo della bolletta.
L’art. 14 del titolo III, (vedi allegato) dedicato alle misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica, riconosce un credito d’imposta (pari al 20% delle spese sostenute per l’energia) alle imprese energivore che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Infine, è stata prevista, dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022, anche una misura per i fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi che se hanno extra profitto devono riversarne una parte al GSE tramite compensazione.
Per questa misura, l’importo da stanziare sarà deciso dal GSE.
Per le aziende del terziario, nel solco della riforma dei sussidi in vigore da gennaio, è previsto il Fondo di integrazione salariale (FIS), che la Manovra 2022 ha esteso anche alle microimprese.
La novità introdotta dall’Esecutivo è quella di introdurre, per gli ulteriori periodi di emergenza, un FIS “scontato”, che incide sul contributo di funzionamento.
Le aziende di commercio e turismo fino a 50 dipendenti, della ristorazione, dello spettacolo o le microimprese, ad esempio, hanno avuto accesso al FIS e in parte alla cassa in deroga pagata dallo Stato (cassa Covid nel periodo emergenziale); da questo mese, in virtù dei recenti provvedimenti, potranno, inoltre, accedere al FIS (13 settimane fino a 5 dipendenti e 26 settimane di ammortizzatore oltre questa soglia, nel biennio mobile).
Tuttavia, secondo questo meccanismo, grava a carico delle imprese una porzione di contribuzione che, con la ulteriore misura introdotta dal Governo, viene invece “scontata”, fino alla fine del periodo emergenziale, del contributo di finanziamento.
Per approfondire la notizia, in allegato la bozza integrale del Decreto Sostegni Ter e qui potrete visionare il Comunicato stampa ufficiale del Consiglio dei ministri seduta n.57, con tutti i provvedimenti adottati.